Commento al Vangelo del giorno Mt 11,25-30 - "Venite a me"

Mt 11,25-30: In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

Gesù ha iniziato da poco la sua predicazione e Giovanni Battista, incarcerato per ciò che diceva, gli manda a chiedere se è realmente lui quello che tutti stavano aspettando o era un altro falso allarme. Ci domanderemo subito, ma Il Battista lo fa o lo è? Ma potremmo anche farci la domanda se la predicazione di Gesù fosse davvero efficace. Gesù infatti nelle città in cui sta predicando, si lamenta e sicuro di sé dice "se Portassi questo messaggio ai pagani l'avrebbero accolto con grande entusiasmo" e spesso si domanda "Perché questa resistenza?"

La risposta gliela daremo noi a Gesù quest'oggi, pensiamo alla situazione italiana… quante chiese, espressioni di Dio, esistono? Quante predicano la Parola di Vita e la mettono in pratica e si sentono dire che sono dei falsi preti, dei satanisti, … e piovono minacce di scomuniche e decreti da una chiesa che fa da padrona e si crede in possesso di Dio. Ed ecco che quei ministri che predicano si fanno le stesse domande e hanno le stesse perplessità che battevano come un martello pneumatico nella mente di Gesù. Non vengono accettate le parole dei predicatori, di ministri di culto differente da quello cattolico romano. Vi porto un esempio… una signora su Facebook in uno di quei mille gruppi che si creano, un giorno posta una foto del rosario che si è aggrovigliato e in men che non si dica ecco la fatidica domanda: "cosa vuol dire che si è aggrovigliato?". Nulla vuol dire, vuol dire che l'hai messo male nella borsetta e vuol dire che forse sei tanto presa da un oggetto superstizioso e inutile rispetto alla Parola e a farti pane che si spezza nel servizio agli altri. Ed ecco il mio suggerimento: "Impariamo a pregare più Dio come Cristo ci ha insegnato e a riscoprire la figura biblica di Maria". Questo commento ha suscitato fervore in quel gruppo e l'apoteosi si raggiunge con il commento di un utente ignorante: "con il rosario si loda la madre di Dio e del nostro Signore Gesù Cristo. Lui stesso disse a sua Madre donna ecco i tuoi figli". Primi errori Gesù non ha mai detto ciò e Maria non è nessuna madre nostra. Poi si loda? No! l'unico qui da lodare è Dio non una donna che in secoli di storia si è riusciti a divinizzare e mettere al primo posto rispetto a Dio stesso. Continua l'utente:"lei è Madre dell'Altissimo e la preghiamo e nella preghiera gli affidiamo le preghiere per gli ammalati e per la pace del mondo e anche gli uomini di poca fede che è capace di dire idiozie" Seconda idiozia. L'unico mediatore tra noi e Dio è Gesù Cristo e questo è evidente nelle sacre scritture. E ora arriva il bello: " ...questa è la nostra religione cattolica Cristiana e come tale è recitare l'Ave Maria, ci affidiamo alla Vergine Madre Santissima per proteggerci sempre da ogni male. Ognuno rimanga con la sua fede". Capiamo che ci troviamo di fronte a una persona che innanzi tutto pensa che il cattolicesimo sia affidarsi alla madonna rispetto ad affidarci pienamente nelle mani di Dio nostro Padre/Madre, e peggio ancora non sa distinguere la fede dalla religione. Quanta pietà ho provato per questa donna! Ma non è la sola… ne è pieno il mondo di queste persone. Anch'io mi sono fatto la stessa domanda di Gesù: perché non hanno capito? Perché c'è resistenza nell'accettare il consiglio di rivolgerci solo a Dio come Gesù Cristo ci ha insegnato? La religione è la causa di ciò, che offusca la mente delle persone e le distoglie dall'unico punto focale: Dio. E anche all'epoca di Gesù le società erano pervase dall'insegnamento delle sinagoga. E infatti chi era pagano, quindi non traviato dalla religione, si è accostato e si è messo alla sequela del Cristo sporcandosi le mani e i piedi sulle strade del mondo.

Ma Gesù non ha bisogno chiaramente della nostra risposta, lui l'ha fiutata subito e infatti ecco che dice “Ti rendo lode, Padre" -attenzione non Dio - "Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti". Gesù non se la prende minimamente con le persone, ma le invita a continuare a discutere e a parlare di Dio, per loro illusi di vederlo nelle pratiche religiose, perché non potranno mai vedere il Padre di cui si può soltanto sperimentare l'amore incondizionato nella vita di ognuno di noi. 

E già e chi può sperimentare l'amore di Dio? Chi può vedere Dio realmente? "I piccoli" risponde Gesù. Scusa? Non ho capito bene, potrebbe dire un sacerdote del tempio o un vescovone dei palazzi. Chi sono i piccoli? E Gesù avrebbe risposto chi fa esperienza dell'amore con il servizio e con umiltà, chi a causa della religione è emarginato, chi è considerato una nullità delle nostre città, chi è invisibile agli occhi della gente che si preoccupa di pregare i rosari, chi si alza le maniche come gli operatori sanitari e le forze dell'ordine, chi non sta chiuso nei palazzi ecclesiali e scende per strada in mezzo ai barboni e alle puttane e i drogati.

“Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo”, un ragionamento un po' contorto quello di Gesù… vediamolo insieme. Da una parte vi sono quelli che si illudono di vedere Dio nelle pratiche religiose fino a rimanere in estasi molte volte causate da un problema psicologico e psichiatrico, dall'altra chi vede realmente il Padre e ne fa esperienza soltanto mettendo in pratica il comandamento dell'amore. Con Gesù, Dio si è fatto uomo, si è fatto Parola, come dice Giovanni, si è fatto servo e umile. Un Dio che si fa umile e si fa ammazzare, è un Dio?

“Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi”, voi tutti che siete stanchi delle regole, dei dogmi, delle pratiche religiose sontuose e inutili. Qui non si parla di malati fisici, ma di persone che sono stufe del potere dei palazzi. 

“e io vi ristoreró”, ovvero vi farò riposare da quelle pratiche assurde, vi darò la certezza che se seguirete l'esempio, la linea guida che vi ho dato con il Padre nostro e metterete in pratica il comandamento dell'amore allora sarete perfetti e diventerete figli di Dio, sarò il vostro respiro.

“Prendete il mio giogo sopra di voi” con questa frase Gesù ci invita a liberarci dalle pratiche religiose, dai teatrini per farsi vedere perché il vero figlio di Dio non è quello che ubbidisce a Dio osservando regole e dogmi, ma colui che assomiglia al Padre praticando un amore simile al suo.

“imparate da me, che sono mite e umile di cuore”. Chiaro che non possiamo essere uguali e identici a Cristo, ma è evidente l'invito a impegnarci nel sociale. In che senso? Semplice, mettersi dalla parte degli ultimi, degli emarginati, degli invisibili ed è proprio lì che vi è la sua manifestazione più profonda.