L’adolescenza segna la TRANSIZIONE dall’infanzia all’età adulta e le transizioni sono sempre momenti “speciali” e complicati.

Molte volte ci lamentiamo degli adolescenti senza però renderci conto che il periodo che stanno passando è veramente molto complesso, ma soprattutto è un periodo importante, delicato e indimenticabile. Dovremmo iniziarci a fare una sola domanda: "Come funziona il loro mondo?". Siamo stati anche noi adolescenti, ma non ci siamo mai posti questo quesito, non ci siamo mai focalizzati sui cambiamenti fisici, cognitivi e morali che subisce inevitabilmente un adolescente nel periodo della transizione. Soprattutto nel periodo dell'adolescenza una delle caratteristiche importanti è la fragilità. Anche se i ragazzi e le ragazze che attraversano questa fase ci possono sembrare arroganti, strafottenti e presuntuosi, queste sono creature fragili soprattutto nel primo periodo. Questo ci serve non solo a capirli, ma a rapportarci con loro. Gli adolescenti passano dei periodi di transizione dall'età infantile all'età adulta. La fragilità è dovuta proprio a questi momenti che vengono vissuti dagli adolescenti stessi. Le transizioni non sono chiaramente dei periodi facili nè per chi li vive nè per chi si trova a convivere con i soggetti che si trovano in queste condizioni. Si rendono evidenti le oscillazioni tra la fase bambino e adulto, e specificatamente sono molto frequenti le oscillazioni di umore, autostima ed emozioni. Questo è un periodo instabile perchè l'adolescente diventa impaziente, entusiasta, timoroso del futuro e ha paura di perdere le sicurezze acquisite durante l'infanzia. Vi è una grande confusione in questi ragazzi/e. Quante volte diciamo ai nostri ragazzi: "Questo è un periodo che passa, devi portar pazienza!"? No, niente di più sbagliato. Questo è un periodo dei più importanti della vita, non relativizziamo , ma riconosciamo che queste oscillazioni sono caratteristiche importanti e necessarie per il benessere dell'adolescente.

Innanzitutto dovremmo definire altri due concetti fondamentali:
"Non esiste un’adolescenza, ma tante adolescenze". Chi affronta il periodo si cimenta in sfide evolutive comuni indipendenti dal contesto di riferimento. Ma ci sono anche sfide non normative che affrontano alcuni adolescenti perchè appartenenti in determinati contesti socio-economici-culturali, multi-etnici differenti. I compiti evolutivi sono difficili e si sommano varie difficoltà, e a seconda di diversi supporti che hanno viene resa più semplice il superamento degli ostacoli che un adolescente si trova innanzi.
"L’adolescenza è un periodo continuo ma non unitario". I ragazzi infatti si ritrovano infatti in tappe diverse dell'adolescenza e in ognuna di queste fasi (pre-adolescenza, media adolescenza e tarda adolescenza) i ragazzi e le ragazze evolvono e bisogna essere pronti a riconoscere questi momenti regolando i comportamenti sulla specifica fase in cui è il/la ragazzo/a.

Nell’adolescenza si notano quattro tipi di cambiamenti:

  1. La completa maturazione fisica
  2. Il raggiungimento della maturità sessuale
  3. L’acquisizione dello stato di adulto
  4. Il conseguimento del pieno sviluppo cognitivo

Dagli studi di settore effettuati si evidenzia che l’inizio e la fine non sono ben distinti. Un tempo l'adolescenza aveva una durata limitata: iniziava con la pubertà e finiva con i principali traguardi socio-culturali quali relazioni affettive e indipendenza economica che portavano alla costruzione di una famiglia. L'adolescenza oggi si sta allungando e vi è un anticipo puberale che attualmente risulta essere intorno gli undici/dodici anni. Come mai? Oltre a una predisposizione generica esistono aspetti legati agli stili di vita quali la presena di una proteina che funziona da interruttore per gli ormoni, l'aumento dello stress familiare che facilita l'anticipo della pubertà, i fattori endocrini interferenti come le sostanze chimiche, gli ormoni animali presenti nelle carni e nei prodotti caseari,... Ma mentre assisitamo a una precoce adolescenza, ci si accorge di una dilazione delle tappe verso l'età adulta. Un esempio delle cause di questa dilazione sono sicuramente i percorsi formativi molto più lunghi che rende gli adolescenti dipendenti dalle famiglie oppure alcuni compiti evolitivi di cui ci si occupa in tarda età. Anche a livello neurologico si conferma la crescita di alcune parti cerebrali fino ai trent'anni. Quindi dallo studio approfondito di questi aspetti di cui abbiamo fatto una veloce panoramica e di cui tratterò nel blog si è determinato che l'adolescenza non dura più cinque anni ma all'incirca quindici. Inutille di conseguenza fare confronti con generazioni differenti.