Commento al Vangelo del giorno Mt 6,7-15 - "Come pregare?"

Mt 6,7-15:
7
Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. 8Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. 9Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; 10venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. 11Dacci oggi il nostro pane quotidiano, 12e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 13e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. 14Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; 15ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

L’unica preghiera insegnata da Gesù è il Padre Nostro, riportata sia in Mt sia in Lc. Solo pochi giorni fa abbiamo visto un Gesù che ridicolizzava e criticava chi si faceva vedere superiore gettando come elemosina infinite monete d’oro e chi pregava incessantemente nelle sinagoghe / chiese di pietra e pubblicamente nelle piazze, come accade ancora oggi. SI è sempre voluto creare un teatrino con le liturgie con abiti sontuosi ed eleganti, magari piene di perle e dorati, parole e gesti ripetitivi e troppo teatrali. Ieri proprio Gesù ci disse e oggi ce lo ripete “quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. Gesù indica come luogo adatto per la preghiera il nostro più profondo intimo, il nostro cuore e la nostra anima. Quelle lunghe preghiere recitate ad alta voce con arnesi in mano come rosari e coroncine sono apparenza e inganno della fede e vengono equiparate da Gesù stesso al blaterare inutile e ridicolo dei pagani. “Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate”.

E allora impariamo a pregare veramente, rivolgendoci con nostre parole a Dio, nostro Padre/Madre, e a dimenticare/accantonare preghiere inutili, inventate per osannazione di santi e madonne, che non servono a nulla se non a essere ridicoli agli occhi di Dio. Gesù ce la serve sul piatto d’argento, ci da un suggerimento nel pregare, ma poi ci lascia liberi di rivolgerci a Dio. Vorrei con voi rivisitare questa bella preghiera:

Padre Nostro, che il Tuo nome risuoni così forte sulla terra che possiamo riconoscere la Tua presenza fra noi. Che il tuo regno di amore e di gioia venga a riscaldare i tuoi figli per scacciare angoscia, sofferenza e peccato di inautenticità cristiana. Che la Tua volontà, che si è manifestata in Cristo Gesù, si compia anche attraverso i nostri gesti conditi di giustizia, di solidarietà e di pace. Padre dei poveri e degli emarginati. Padre dei martiri e torturati.

Il tuo nome è santificato in chi muore nel difendere la vita; in chi lotta contro la violenza, la discriminazione, l’emarginazione. Il tuo nome è glorificato quando la giustizia è la nostra misura. Il tuo regno è di libertà, di fraternità, pace e comunione.

Maledetta tutta la violenza che divora l’uomo con la repressione. Sia fatta la tua volontà, tu che sei il vero Dio liberatore. Non seguiremo le dottrine truccate e inventate dal potere delle religioni. Chiediamo il pane della vita, quel pane di speranza, il pane dei poveri, il pane che porta l’umanità e ricostruisce l’uomo. Dacci oggi il nostro pane, la nostra parte di affetto, la nostra parte di forza per vivere e trasmettere la tua salvezza, la risurrezione del tuo Figlio, il rinnovamento della nostra vita. Perdonaci le nostre offese come cerchiamo di perdonare le offese di coloro che ci feriscono, ci ignorano e non sanno amarci. Perdonaci quando per la paura restiamo in silenzio di fronte alla morte. Perdona e distruggi il regno della corruzione. Non esporci alla tentazione del rifiuto, della passività, della faciloneria o dell'evasione.

Ma liberaci dal male che si incrosta nel mondo ed in noi stessi. Proteggici dal male, dei prepotenti, da chi ci emargina e discrimina e degli assassini che attentano alla nostra libertà e alla morte della nostra anima. Dio Padre e Madre nostro, tu che sei rivoluzionario della nostra vita, fratello nostro e fratello del povero e dell’umile, amico degli oppressi, donaci ogni giorno il tuo regno di pace e amore.